

Un Tesoro Adriatico tra Storia, Arte e Natura Incontaminata
Palazzo d’Avalos
Un Gioiello Storico a Vasto
Affacciato sul suggestivo Golfo di Vasto, Palazzo d’Avalos rappresenta il cuore storico e culturale della città. Edificato su preesistenti terme romane e trasformato nel corso dei secoli da castello medievale a splendida dimora rinascimentale, il palazzo fu la residenza dei marchesi d’Avalos, una delle più influenti famiglie nobiliari del Regno di Napoli.
Oggi, Palazzo d’Avalos è un polo culturale vivace che ospita al suo interno i Musei Civici di Vasto, comprendenti la Sezione Archeologica, la Pinacoteca e il Museo del Costume. Inoltre, il suo magnifico Giardino Napoletano, che si affaccia sul mare con una vista mozzafiato, è un luogo ideale per passeggiare e ammirare il panorama.
Visitare Palazzo d’Avalos significa fare un viaggio attraverso la storia di Vasto, ammirando opere d’arte, reperti archeologici e godendo di uno dei panorami più suggestivi della costa abruzzese.


La Costa dei Trabocchi
Un paesaggio unico al mondo
La costa vastese è un susseguirsi di spiagge dorate, scogliere frastagliate e calette nascoste, punteggiate dai caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno. Questi affascinanti manufatti sono un simbolo della tradizione marinara locale e offrono uno scenario suggestivo per una passeggiata o una cena romantica. Potrete gustare deliziosi piatti di pesce fresco nei ristoranti sui trabocchi, ammirando il tramonto sul mare.
Un Patrimonio da scoprire
Musei e luoghi di interesse culturale
Vasto vanta un ricco patrimonio culturale, con musei e luoghi di interesse che meritano una visita. Il Museo Civico espone opere d’arte e manufatti della tradizione locale, mentre la Pinacoteca custodisce una collezione di dipinti di artisti abruzzesi. Non mancate di visitare la Chiesa di Santa Maria Maggiore, un gioiello dell’architettura gotica, e la Chiesa di San Francesco, con il suo chiostro affrescato. Il Teatro Rossetti, luogo di eventi e spettacoli, e i resti dell’Anfiteatro romano e le antiche Terme romane.


Terme Romane
Le Terme di Vasto, l’antica Histonium, è il complesso termale più grande dell’intera fascia Adriatica dell’Italia centro-meridionale: ha infatti un’estensione di circa 250 m². Inoltre, molta parte del sito è ancora sepolta sotto la vicina strada Adriatica e la chiesa di Sant’Antonio.
Il mosaico del Nettuno è il più esteso delle terme con i suoi 170 m², ma una parte non è visibile, poiché sottostà alla sagrestia della chiesa adiacente di Sant’Antonio. È stato portato alla luce nel 1997. Presenta una decorazione con raffinati intrecci di elementi vegetali stilizzati, che definiscono tredici zone a forma di quadrifoglio.
Visitare le Terme Romane è un’esperienza che arricchisce la visita a Vasto, offrendo una prospettiva diversa sulla città, oltre al suo rinomato aspetto balneare. È un’occasione per connettersi con un passato glorioso e apprezzare la ricchezza del patrimonio culturale che questa terra custodisce. Non è solo un sito archeologico, ma un vero e proprio racconto a cielo aperto di un’epoca lontana, ma le cui tracce sono ancora qui, pronte a essere scoperte.
Portale di San Pietro
Vieni a scoprire il fascino senza tempo del Portale di San Pietro a Vasto! Questa imponente opera d’arte romanica è tutto ciò che rimane di un’antica chiesa millenaria. Le sue sculture e la sua posizione panoramica, a strapiombo sul blu del mare Adriatico, lo rendono un luogo magico, perfetto per una foto ricordo e per assaporare la vera essenza storica di Vasto.


Riserva Naturale di Punta Aderci
Un paradiso di biodiversità
Un labirinto di vicoli e tesori nascosti
Immergetevi nell’atmosfera suggestiva del Centro storico di Vasto, un dedalo di vicoli, piazze e palazzi che conservano il fascino di un’epoca passata. Ammirate la maestosa Cattedrale di San Giuseppe, con la sua facciata barocca e gli interni ricchi di opere d’arte. Visitate il Castello Caldoresco, un’imponente fortezza che domina la città, e i resti delle Mura Romane, testimonianza dell’antica Histonium. Scoprite le botteghe artigiane, i caffè storici e i ristoranti tipici, dove potrete gustare i sapori autentici della cucina locale.


Eventi e tradizioni
Vasto pulsa di vita con un ricco calendario di eventi e tradizioni. Dalle feste patronali come San Michele Arcangelo e la Madonna Incoronata, al suggestivo Corteo Storico del Toson d’Oro, fino alle numerose sagre enogastronomiche, la città offre un’immersione autentica nel folklore locale.
Un appuntamento imperdibile è la Sagra delle Campanelle di San Rocco, che anima Piazza Rossetti ogni 16 agosto. La sagra, molto amata da residenti e turisti, celebra San Rocco, patrono dei pellegrini e dei viandanti, la cui figura è legata alla leggenda della campanella che portava con sé. È un tripudio di suoni e colori, un’occasione per acquistare un simbolo della città e immergersi nell’atmosfera festosa vastese, tra musica, artigianato e prodotti tipici, che mantengono vivo un legame antico con la storia e la devozione locale.
Il monumento alla Bagnante
Il Monumento alla Bagnante è uno dei simboli più iconici e amati di Vasto, un’opera che incarna lo spirito marinaro e l’accoglienza della città. L’idea di realizzare un monumento dedicato alla figura della bagnante, intesa come simbolo dell’estate, della bellezza e della libertà che il mare offrecon un duplice obiettivo: abbellire la costa di Vasto Marina, già un’attrazione per migliaia di turisti, e creare un punto di riferimento artistico che celebrasse il legame indissolubile della città con il suo litorale.
L’artista incaricato di dare forma a questa visione fu lo scultore vastese Aldo d’Adamo.


Il Faro di Punta Penna
Non è solo una struttura, ma un’anima che respira storie di marinai e segreti del mare
Il Faro di Punta Penna a Vasto: una sentinella imponente che veglia sul mare Adriatico. Con i suoi 70 metri, è il secondo faro più alto d’Italia e un simbolo di luce e speranza. Un vero gigante, custode di storie e orizzonti infiniti.
Enogastronomia
Un viaggio nei sapori autentici
La cucina abruzzese è un’esplosione di sapori mediterranei, con piatti a base di pesce fresco, olio extravergine di oliva, vino Montepulciano d’Abruzzo e prodotti tipici del territorio. Assaggiate il brodetto di pesce alla vastese, la ventricina, i formaggi locali e i dolci della tradizione. Visitate le cantine vinicole e i frantoi, dove potrete degustare i prodotti del territorio e scoprire i segreti della produzione locale.


Il Brodetto alla Vastese: Un Capolavoro di Mare
Il vero protagonista della tavola vastese è senza dubbio il Brodetto alla Vastese. Questa zuppa di pesce, più che un piatto, è un rito, una celebrazione del pescato fresco locale. Si distingue da altri brodetti adriatici per la sua particolare preparazione e la varietà di pesci che lo compongono: scorfani, triglie, merluzzi, seppie, palombi, granchi e gamberi, cotti lentamente in un sughetto profumato con pomodoro fresco, aglio, prezzemolo e peperoncino. La sua unicità risiede anche nell’uso di un tipo di peperone dolce locale e nell’assenza di soffritto, che ne esalta la purezza del sapore di mare. Servito tradizionalmente in grandi ciotole con fette di pane abbrustolito, il Brodetto alla Vastese è un’esplosione di gusto che racchiude l’anima marinara della città.
La Loggia Amblingh
La Loggia Amblingh è uno dei luoghi più iconici e amati di Vasto, un vero e proprio “balcone sull’Adriatico” che incanta residenti e visitatori con le sue viste mozzafiato.
Situata lungo il perimetro del centro storico, questa affascinante passeggiata panoramica si estende per circa 300 metri a partire dalle vicinanze di Palazzo D’Avalos. Non è una loggia nel senso architettonico tradizionale, ma piuttosto un suggestivo camminamento che si affaccia a strapiombo sul mare.
Prende il nome dall’austriaco Guglielmo Amblingh di Graz, un segretario di Cesare Michelangelo d’Avalos che risiedeva a Vasto nel XVIII secolo. Amblingh era proprietario di numerose abitazioni in città, tra cui quelle lungo la passeggiata che oggi porta il suo nome.
ungo la suggestiva Loggia Amblingh, il celebre “balcone sull’Adriatico” di Vasto, si apre un varco carico di storia: la Porta Catena.
Questa antica porta non è solo un elemento architettonico, ma una delle testimonianze più significative dell’imponente sistema difensivo che un tempo proteggeva la città. Inserita nella cinta muraria medievale, la Porta Catena era uno dei principali accessi al centro storico, un punto strategico da cui si controllava l’arrivo dal mare.



Il Castello Caldoresco
Il Castello Caldoresco di Vasto è un imponente edificio fortificato, la cui costruzione iniziò nel 1439 per volere del marchese Giacomo Caldora. Egli commissionò i lavori all’ingegnere senese Mariano di Jacopo, noto come “il Taccola”, edificando la fortezza sui resti di una preesistente struttura difensiva.
In origine, il complesso presentava una pianta quadrata con quattro bastioni agli angoli – di cui oggi ne rimangono solo due – e si articolava attorno a un cortile centrale, richiamando l’architettura militare svevo-angioina. Giacomo Caldora integrò nella nuova costruzione anche un torrione a pianta quadrata già esistente, risalente al periodo tra il XIV e il XV secolo, adattandolo al nuovo progetto difensivo del 1439.
Piazza Rossetti
Il Cuore Storico e Culturale di Vasto
Nel vibrante centro di Vasto, Piazza Rossetti si svela come un vero e proprio salotto urbano, un crocevia dove la storia si fonde con la vita quotidiana. La piazza è intitolata a Gabriele Rossetti, illustre poeta, letterato e patriota vastese, nato proprio qui nel 1783. Padre di una stirpe di artisti e intellettuali che annovera il celebre pittore preraffaellita Dante Gabriel Rossetti e la poetessa Christina Rossetti, Gabriele fu una figura di spicco del Risorgimento italiano, costretto all’esilio a Londra per le sue idee liberali.
Dominata dall’imponente Castello Caldoresco e circondata da eleganti palazzi storici, la piazza è un palcoscenico a cielo aperto che cattura l’essenza della città. Che tu stia cercando un luogo per una passeggiata rilassante, un caffè all’aperto o semplicemente per ammirare la bellezza architettonica e respirare la storia, Piazza Rossetti offre un’esperienza autentica e affascinante, custode silenziosa di secoli di tradizioni vastesi e della memoria di uno dei suoi figli più illus


La Torre di Bassano
Costruita nel 1439 dall’ingegnere senese Mariano di Jacopo, detto “il Taccola”, su commissione del marchese Giacomo Caldora, in occasione della realizzazione della cinta muraria cittadina che presentava in origine cinque torri rompitratta collocate a intervalli, fu restaurata nel XVI secolo durante il dominio dei d’Avalos e nello stesso periodo passò in proprietà ai Bassano, antica famiglia ottomana di Padova. Nel 1814 sul tetto della torre fu collocato un telegrafo. Col tempo l’edificio subì interventi che portarono all’aggiunta di due balconi con inferriata ed una finestra che danno su piazza Gabriele Rossetti. La torre rappresenta un esempio di arte difensiva militare, unica nel suo genere in Italia meridionale, per fattura ed armonica proporzione

Dove tutto ebbe inizio
Età antica
La leggenda vuole che nel 1184 a.C. la città fosse fondata da Diomede, re d’Etolia che, dopo l’assedio di Troia, sbarcò con il suo popolo in Italia meridionale fondando diverse città. L’antico nome di Histon da lui dato sarebbe dovuto al fatto che il suo promontorio dal mare ricordasse il monte Histone di Corfù.
I coloni greci furono indotti a stabilirsi in loco per via dell’industria e il commercio della lana.
Di certo, intorno al V secolo a.C. si stanziarono i Frentani nella zona nord di Vasto (Punta Penna), fondando un villaggio probabilmente identificabile con la città Buca, ed entrando in stretto contatto con le popolazioni dei Sanniti e delle colonie greche del Sud Italia e della Sicilia (fra cui Siracusa). Ci sono altresì teorie su un antico centro abitato sprofondato per bradisismo al largo dell’attuale Faro, noto come “Aspra”, la cui esistenza si cela tra leggenda e testimonianze di pescatori e archeologi subacquei.
In seguito, dopo il 305 a.C., l’influsso romano fece costruire vari edifici in parte ancora visibili oggi. Tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C. (dopo la Guerra sociale del 91–98 a.C.) entrò definitivamente nell’orbita romana con lo status di foederati (alleati).
Nel 91 a.C. il popolo di Histonium, insieme a tutti i popoli italici prende parte alla confederazione dei popoli italici per ottenere il titolo di municipio. Il dittatore Fabio Massimofece restaurare il campidoglio. La città fu devastata da Silla nella lotta contro Mario e ricostruita e nel 117 venne inserita nella provincia del Sannio.
In seguito la città man mano perse d’importanza e decadde. I vari edifici romani furono saccheggiati durante le invasioni barbariche subendone anche le lotte che si susseguirono fino in epoca feudale.
Il centro abitato, che si era andato formando qualche chilometro più a sud, divenne municipio romano e fu latinizzato da Histon in Histonium, acquisendo importanza in età imperiale.
Degli esempi lasciati dalla cultura romana sono la trama viaria ortogonale visibile soprattutto nella parte nord del centro storico di cui sono ancora riconoscibili il Decumano e il Cardine massimi, le Terme, diversi luoghi di culto, un anfiteatro (sotto l’attuale Piazza Rossetti), una cinta muraria cittadina (inglobata in quella medioevale successiva), ville e necropoli attestate fuori dal centro urbano.
Un vastese illustre di epoca romana fu il tredicenne Lucio Valerio Pudente, incoronato poeta nel 106 in Campidoglio da Traiano, durante i Giochi Capitolini che si svolgevano a Roma, e ricoprendo in seguito la carica di curatore delle rendite pubbliche durante l’impero di Antonino Pio.
(fonte wikipedia)

…e ancora tanto altro…
